lunedì 13 luglio 2009

Con il senno di poi. Valutazione del corso

Ho aspettato un immenso spazio di tempo prima di decidermi a scrivere questo post, che non sarà necessariamente l'ultimo, anzi non lo sarà di certo, ma che comunque deve essere una sorta di resa dei conti, di pensiero maturo sul senso del corso.

Forse il vero motivo del mio estenuante rimandare è stata Istologia che mi aveva assorbito, rapito e annientato ogni forma di pensiero autonomo e scollegato da Lei (errore madornale per altro. Imparerò a scindere, mi auguro), ma non credo che sia stato l'unico.
Anche se nell'ultimo periodo non mi sono dilettata nella scrittura dei miei "interessantissimi"posts, ho osservato dall'alto, senza farmi vedere, quello che è rimasto della blogoclasse durante la sessione d'esame.
Immaginavo un canto del cigno, invece è stato, ed è, tutto molto diverso.
La frequenza degli aggiornamenti si è ridotta, ma si percepisce che ancora c'è vita e che ci rimarrà per un po'.

Comunque bisogna valutare il corso.
Partirò dalla mia prospettiva.

In principio ero terrorizzata dall'idea di tenere un blog, non perché mi sentissi superiore o completamente impacciata nel Web 2.0, ma perché mi intimoriva mettermi in mostra.
Non mi andava che si leggesse quello che scrivevo perché non consideravo questo tipo di confronto, che mi sembrava indiretto, come produttivo e stimolante; mi faceva paura e basta.
Comunque avevo desiderio di fare questa nuova esperienza, ero attratta dall'idea.
Così ho iniziato a scrivere qualcosa e poi, facendomi violenza, ho iniziato a commentare i blog degli altri.
Alla fine, però, ci ho preso gusto.

Non ho mai scritto con costanza, ma solo quando c'era qualcosa che mi andava di condividere.
Io ho risposto così. Non credo che sia questione di giusto o sbagliato è semplicemente accaduto così.
La risposta agli stimoli mandati dal Prof è stata, per fortuna, abbastanza eterogenea.

Infatti l'aspetto che più ho apprezzato in questa esperienza sono state le discussioni nate dalle reazioni dissonanti e critiche a quello che ci veniva proposto. In questo modo ho avuto più spunti per una riflessione.
Ho avuto modo, infatti, di porre l'attenzione su cose che immaginavo non mi avrebbero coinvolto, come invece hanno fatto.

Il Prof ha parlato più volte di esperienza durante le riflessioni sull'educazione: più che con tante parole ha mandato questo tipo di messaggio con il farci creare la blogoclasse.
E'stato un corso, e continuerà ad essere, un corso di libero pensiero e libera espressione.

Però per me non è stato tutto così facile e diretto.
Ho accettato dopo diverso tempo questo modo di fare un corso, non tanto nella modalità didattica, se così si può dire, ma nel modo in cui erano poste le questioni.
Troppo provocatorio.
Ora però capisco perché sia stato necessario che fosse così.
Che si voglia ammettere o no, il Prof aveva ragione a dire che passiamo sotto il suo sguardo per poco tempo e che è fondamentale essere pungenti per far reagire.

Per me è stato molto di più di un Corso d'Informatica.

domenica 12 luglio 2009

Corro


"Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame.
Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre."