Mi sono ritrovata a sorridere tra me e me tra le pagine del libro che sto studiando o passeggiando da sola per strada: una bella giornata, finalmente!
Adesso devo rimettere insieme le emozioni, che per fortuna sono state tante.
Contro ogni aspettativa, ieri sera mi sono addormentata senza troppa difficoltà, sapendo che il giorno seguente sarebbe stato pieno di novità.
Si è svegliato con me un cielo carico di nubi che, però, ha gentilmente aspettato il mio esordio, da sola, in autostrada per lasciar cader giù la triste pioggerellina di questi giorni.
In macchina ero troppo tesa e attenta alla strada per rendermi conto di come sarebbe stato forte l'impatto che avrei avuto da lì a poco.
Quindi, una volta nel parcheggio ho respirato forte, la prima prova era andata, ora stava alla seconda, la più difficile.
Ho aspettato Cocci Nella, che è arrivata "carica"come la molla di cui parlavate quando, per la prima volta ho conosciuto questo progetto, e da lì in poi è stato tutto naturale.
Ancora nei panni di un'Elisa impaurita ma, allo stesso tempo, divertita dalla nuova situazione, ho fatto conoscenza con i primi volti che spero diventeranno familiari.
Abbiamo parlato prima con Maria, visibilmente contenta di scambiare due chiacchere con noi, e poi con le ragazze del parcheggio.
E'stata un' accoglienza davvero calda!
Nel atrio c'erano Varechina e Paolo al banchino, e vedere facce familiari è stata un altro po' di carica, un pizzico di quella forza che aumenta, quando siamo in tanti a crederci.
E via, a prepararci nella stanza della caposala di Pediatria, che lei, con molti sorrisi, ci ha dato il permesso di utilizzare.
E' stata la prima volta, quale onore che ho avuto!!
Quindi piano piano calzino verde dopo calzino azzurro, treccia dopo treccia, sono diventata Clorofilla!
Una volta messo il nasino magico è iniziato lo spettacolo: un bel sorriso è sbocciato sulla mia faccia, aiutato da quello contagioso di una Cocci Nella, con cui mi sono trovata a mio agio dal primo istante!
E via, salutando le persone, regalando sorrisi e ricevendone altrettanto siamo planate in sala prelievi, e lì, devo essere sincera, sono stata un po'incerta, impacciata, ma comunque è andata!
L'impatto con tante persone che ti guardano, che forse si aspettano qualcosa da te, è stato al primo istante strano, poi, sempre più spontaneo, nei limiti della prima volta!
Poi dialisi: che persone forti.
Ho avuto il piacere di sentire spezzoni di vita di anziani, con cui purtroppo ho poco modo di interagire nella vita quotidiana, di rivivere guardandoli negli occhi l'autenticità dei loro ricordi.
Mi sono sentita accolta, benvoluta, aiutata e sostenuta oltre che da Cocci Nella anche dalle persone della dialisi, da Pietro che avuto il piacere di conoscere e di cui leggerò a breve un libro, alla dolcissima Margherita, a Bruna, a Bruno, a Francesco e agli altri di cui non ricordo il nome.
Ho trovato conforto in un reparto più triste di altri: quanta forza ho da imparare da chi soffre!
La dialisi mi ha sciolto: anche da sola mi sono trovata a parlare con delle persone, ed è stato intenso.
Poi Pediatria: c'era solo un Piccolo Principe grandicello con un passato da grande star del teatro, con una bella famiglia di attori alle spalle.
Non pensavo che il nasino rosso avesse tutta questa magia, questa capacità di attirare sorrisi e di renderti sereno.
Sono uscita, incredula, era andata, era stato tutto più naturale di quanto credessi: mi sono divertita e ho ricevuto tanto in cambio.
Grazie,
Clorofilla
via!
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