martedì 5 maggio 2009

Io & lo Spray


Ho appena avuto tra le mani un articolo del Corriere della Sera sullo spray al peperoncino o, per chiamarlo con il suo vero nome, sullo spray urticante.
Vi invito a leggerlo.
Comunque, se non vi va, più o meno il messaggio di fondo è che lo spray ha fatto aumentare la criminalità (vengono riportati dei dati numerici), pertanto dovrebbe essere maggiormente regolamentata la sua diffusione.
Lo spray viene considerato un'arma, in tutto e per tutto, bisognerebbe quindi avere una sorta di licenza o porto d'armi,rilasciato da un questore, per possederla.
Mi sembra un po'complesso come progetto: anche le persone che ne hanno un reale bisogno, per motivi di auto-difesa, avrebbero un' eccessiva difficoltà ad appropriarsene.

Mi sono "sentita"coinvolta nella problematica e per questo ho deciso di condividere la mia visione con voi.

Premetto: io giro sempre con lo spray in borsa e, per essere precisi, in situazioni di potenziale pericolo (secondo me), che possono essere il percorrere brevi tratti a piedi di notte in strade deserte o semplicemente il sedersi in un vagone senza quasi nessuno all'interno, io tengo lo spray in mano, dentro la tasca del cappotto.

Nell'articolo è stato riportato un discorso del Segretario dei funzionari di polizia: "Ho forti dubbi che una persona normale riesca a neutralizzare il delinquente e, anzi, credo che durante il tempo necessario per cercare in tasca o in borsetta la confezione dello spray urticante il malvivente possa avere buon gioco ad aggredire la vittima".

Non sono d'accordo, o almeno lo sono solo in parte, ma non per questo si dovrebbe giustificare un' interruzione delle vendite.
E'vero che è difficile prevedere un'eventuale aggressione, ma in linea di massima è raro che questa avvenga tra la folla , magari può succedere, ma più di rado e quindi, in teoria, non si dovrebbero essere così impreparati.

Queste parole mi hanno un po'messo in confusione perché qualche tempo fa per l'opinione pubblica, tutti erano potenziali stupratori-cattivi-immigrati e bisognava difendersi, con qualsiasi mezzo. Adesso sembra che si punti il dito contro quello che, a mio avviso, è il più legittimo, e forse l'unico, strumento di auto-difesa che davvero può essere utile.
Ecco, non ci siamo.

Sono indignata perché l'articolo non prevedeva l'analisi dell'altra parte: ma dove è finita la -finta- "compassione", nel senso di patire insieme, del mese scorso, e tutto il desiderio di "proteggere" le donzelle sole e impaurite?
Inoltre ci sono solo i dati degli eventi negativi in cui è implicato l'oggettino incriminato, mentre viene accuratamente evitato il numero di stupri non avvenuti per la prontezza nell'utilizzo dello spray.

Lo so, è solo un articolo.

Capisco che lo spray possa essere utilizzato come arma per aggredire ed è pertanto dannoso, ma ci sono in commercio tante altre cose, reperibili ovunque, che possono essere altrettanto dannose. Anche un sacchetto di plastica o il coltello per la bistecca posso essere armi: fino a prova contraria non bisogna avere il porto d'armi per entrare in un negozio di casalinghi.

La differenza tra le varie, così dette "armi"è semplicemente questa: la vittima che si trova in condizioni spiacevoli può avere, forse, la forza di premere un bottone , ma certamente non quella per rispondere all'aggressione puntando il coltello alla gola del malintenzionato, anche se comprarsi, ad esempio, una mannaia sarebbe legalissimo.

La crescita della criminalità non è direttamente proporzionale alla vendita di spray.

Io mi sento più sicura con lo spray in mano.
Purtroppo i casi della vita mi hanno portato ad avere paura di certe cose, come della violenza sulle donne.
So bene, purtroppo, che in certi momenti il corpo non risponde e che avere la forza di premere un bottone in quegli istanti equivarrebbe a conquistare l'Everest senza bombole d'ossigeno in qualsiasi altro momento della vita, ma perché togliere la possibilità di farlo?
Degli effetti nocivi sul malintenzionato, a meno che non siano gravissimi, scusatemi, me ne frego.
Forse non si riesce a immaginare, neanche lontanamente, i riscontri che certi atti hanno sulla vita delle persone.
Se fosse complesso procurarseli non li userebbe nessuno: da una parte né dall'altra, e non mi sembra giusto.
Credo che comunque ci sia una sorta di effetto placebo nell'essere in possesso di uno spray: in un certo senso ci si sente meno vulnerabili.

Io dico che non ne va vietata la vendita: gli omicidi, i furti, gli stupri e le varie forme di violenza si possono fare in tanti altri modi, con mezzi facili da procurarsi e da usare, mentre per un assalito, forse, quella è l'unica via di scampo.

3 commenti:

  1. Cara!(come dici sempre tu!)sottoscrivo in pieno quello che pensi...mi ricordo ancora il tuo tentativo di convincerci a portarci dietro le "forchette"???a perugia!!no vabbè esagero... però ti ricordi come vi sveltivo alla sola idea di farmi di notte quei cunicoli bui?Non per mettere paura ma mi è stato riferito da poco che a un'amica di una mia amica è successo di beccare un tizio, sotto le impalcature dei lavori che ci sono al polo di novoli, alle ore 12 del mattino!!!!!!, che appena l'ha vista si è tirato giù i pantaloni(e annessi)!Lei spaventata è scappata, per fortuna il tizio non l'ha seguita perchè è passato un ciclista proprio in quel momento!
    Non ho parole per lo schifo...

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  2. Il tizio ero io...


    No, scherzo! Comunque anche a me fanno schifo le persone che sfruttano i più deboli e abusano di loro. Questo vale sia per quei maschi che usano la forza sulle donne, sia per le donne che invece usano la loro malizia per mettere qualche uomo nei guai. E' successa anche vicino a casa nostra una cosa del genere. Una sgualdrina voleva togliersi la nomea che si era fatta, mettendosi d'accordo con un ragazzo un pò ritardato che avrebbe dovuto salvarla da una violenza "organizzata". Infatti la signorina aveva adescato 3 amici suoi e se li era portati tutti a sc...are, e mentre si divertivano arriva il ritardato che si mette a fare l'eroe. Questi lo prendono e lo menano, vanno tutti all'ospedale e li la sgualdrina (che doveva per forza dare spiegazioni alle forze dell'ordine) ha detto che la stavano stuprando e che il ritardato era venuto a salvarla. Ora faranno il processo, lei ed il ritardato contro tutti quelli che li conoscono. Vedremo come andrà a finire...
    Ho detto questo per portare il discorso su un piano più generale, non per fare un apologia dello stupro. Sono solo tutti aspetti che nascono dalla solita fonte, la paura, che purtroppo oggi sembra il virus più pericoloso, altro che influenza suina...

    Zampa

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  3. @anny: Certo che ricordo!
    Per le vostre brioches calde abbiamo rischiato una sincope, all'idea di avventurarci nel centro!

    Brutta la storia del tizio a Novoli.
    Si riconferma l'utilità dello spendido-spray.
    Bisognerebbe averlo sempre con noi, ovviamente, sperando di non avere mai la necessità di usarlo.

    @Zampa: In effetti quando si parla di qualsiasi abuso non si può fare a me di stare dalla parte del più "debole". Che sia uomo/donna/bambino/trans/gay, non ha importanza.

    Nei mesi scorsi lo stupro è stato strumentalizzato all'ennesima potenza.
    Questa sorta di paura amplificata dai media non ha fatto altro che alimentare la mente contorta della gente, sia da una parte che dall'altra: le cose che hai scritto te sicuramente sono potute sorgere in un clima di "terrore", quindi di caccia alla stupratore di turno: in altri tempi non credo che la signorina in questione avrebbe pianificato con "tanta"arguzia questa strategia.

    Dall'altra parte le donne temono di più: e anche questo è sbagliato.

    Io, sinceramente, non mi sono fatta influenzare dai fatti di poco fa: per fare un esempio giravo con la spray da tempo e l'esperienza che ho vissuto (colpevole della mia PAURA) è stata molti anni fa.

    Quindi è indipendente da qualsiasi influenza.

    E' vero altro che suina...

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